DAL LETTO AL MARE: l'Hotel è praticamente a 20 mt dalla spiaggia
LA BUONA CUCINA: se non ingrassi abbiamo fallito! ...la vacanza è un piacere ma se non mangi bene che piacere è?
W I BAMBINI: i bambini sono il futuro, i bambini sono il nostro futuro...
CI SARA' UN PERCHE': se tornano da oltre 30 anni, forse stiamo facendo un buon lavoro
CASA DOLCE CASA: la fragranza che si respira qui...
SI DICE IN GIRO: leggi le opinioni dei clienti (quelle che contano) su Tripadvisor
45: non un numero magico, ma i nostri anni dì attività nel settore
RAPPORTO QUALITA'/PREZZO: a detta di molti ottimo ...ma gradiremmo il tuo parere
DOLCE RELAX: quello che possiamo offrirti nel nostro nuovissimo centro benessere...
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Giulianova è una cittadina di notevole interesse storico con un importante carattere commerciale e turistica, infatti si trova ai primi posti fra le mete balneari più gettonate del Mare Adriatico.
La cittadina di Giulianova può stupire i suoi visitatori in diversi modi, fra storia, i paesaggi di montagna, il meraviglioso mare, le radicate tradizioni, e ovviamente l'enogastronomia ed il folklore.
Giulianova, è una delle cittadine fra le più importanti nella provincia di Teramo, e la possiamo distinguere in due realtà diverse: Giulianova Paese e Giulianova Lido.
La città di Giulianova raggiunge un'altezza di 68 metri sopra il livello del mare, ed essendo prima di tutto una città ricca d'arte e di storia propone al suo interno splendidi monumenti di diverse epoche, nonchè una spettacolare vista sul mare; grazie ai numerosi alberghi Giulianova con il moderno Lido, si dimostra ben organizzata nei servizi offerti, che la rendono una delle località balneari più frequentate d'Abruzzo, essendo dotata anche di un porto peschereccio molto efficiente e di un moderno porto Turistico.
La storia di Giulianova affonda le sue radici nel 1470 quando Giulio Antonio Acquaviva, Duca di Atri, ne pone le fondamenta allo scopo di dare una nuova dimora agli abitanti della romana Castrum Novum, distrutta pochi anni prima. Fondamentali per quel periodo sono le torri di difesa e le fortificazioni che si possono notare lungo tutto il perimetro della città. Due di quelle torri - il torrione detto "Il Bianco" e il torrione di "Porta Napoli" - sono ancora oggi in ottimo stato e ben visibili. L'antico centro storico è arricchito poi di siti d'importanza religiosa cquali la chiesa di S. Flaviano (XV sec.), la chiesa di S. Antonio (XVI sec.), il Santuario della Madonna dello Splendore (XVI sec.), la chiesa della Misericordia (XVI sec.), oltre ad alcuni magnifici palazzi di varie epoche. Nella moderna Giulianova Lido spicca, ai margini della Statale Adriatica, la piccola chiesa di Santa Maria a Mare (prima metà del XIV secolo), con splendido portale del 300 che, nella lunetta dell'arco a tutto sesto, mostra una Madonna col Bambino in altorilievo. Per chi ama visitare la storia gli alberghi Giulianova saranno un ottimo punto per accogliarvi dopo tanta bellezza.
Essere una delle Regioni Verdi d'Europa, rende l'Abruzzo orgogliosa dei suoi tre Parchi nazionali (il Parco Nazionale della Majella, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise), ai quali sono da aggiungere il Parco Regionale Naturale Sirente-Velino, le trentotto aree protette e le suggestive grotte di roccia e calcare che offrono scenari magici, come le grotte del Cavallone, facilmente raggiungibili in auto.
L’Abruzzo è una regione affascinante che trabocca di natura e di storia che aspettano solo di essere scoperte.
Elemento distintivo della regione Abruzzo sono i borghi, la maggior parte dei quali risale al periodo medievale. Nelle zone più interne dominano incontrastati pietra viva e malta. I paesi dominano gli spazi, arroccati su colline e monti a difendersi dagli attacchi esterni, spesso ancora circondati da imponenti cinta murarie. Verso la costa la pietra lascia il posto al mattoncino, il paesaggio si fa più morbido e la struttura dei borghi si apre ad una architettura urbanistica, pur sempre di origine medievale se non romana, ma più influenzata dal rinascimento e dalla ricchezza degli scambi commerciali. I borghi rappresentano la vera anima della regione e un viaggio alla scoperta dell’Abruzzo non può prescindere da un’esperienza viva per le vie e le piazze di un borgo storico.
L'Acquapark Onda Blu è un parco acquatico di ben 120.000 mq. per tuffarti nel divertimento: dai Kamikaze ad altezze vertiginose agli acquascivoli multi - pista, dai tappeti dove scivolare a tutta birra al Blue Hole per scendere a perdifiato con i nostri gommoni fino alla fantastica piscina ad onde. Fai scivolare lo stress nella zona idromassaggio, nei solarium o nell’area verde alberata. E per i più piccoli l’Isola Felice a loro completamente dedicata, scivoli e tubi a loro riservati ed una favolosa area giochi. Tutto in piena tranquillità e rilassatezza, lasciatevi tentare per la pausa pranzo dal fornitissimo servizio del bar tavola calda per soddisfare tutti i gusti e per sfiziosi spuntini al fresco. Mare Abruzzo è anche attrattive Acquapark
La Rupe è il Parco Faunistico nato nel 1980 in località Civitella Casanova (Pescara), perfettamente integrato nello splendido paesaggio dell'entroterra collinare abruzzese. Il parco si propone di accogliere, fin da subito, animali selvatici che si trovassero in affidamento presso enti di tutela e conservazione, come ad esempio il Parco Nazionale d'Abruzzo, il Corpo forestale oppure altri giardini zoologici. Con questa stretta collaborazione fra enti, si è creata una grande interconnessione fra parchi che ha portato l'originaria fauna autoctona della regione, formata da orsi bruni, lupi e linci, a convivere con esemplari più esotici come i grandi felini e non solo: tigri, leopardi e scimmie, fra gli altri. Grazie a questa grande ricchezza si è acquisito il nome di Giardino Zoologico, anche se, più delle altre definizioni, lo spirito e la filosofia di La Rupe è certamente rappresentato da quella di Parco Faunistico. Una visita allo Parco La Rupe è un'escursione nel verde e nella natura, non si tratta, infatti, di uno Zoo Safari! Escursione perfetta per una giornata diversa dal mare abruzzo.
Un parco giochi ideato appositamente per le scuole dell'infanzia e primarie è sicuramente Giocolandia. Il parco si estende per circa 2000 mq, dove si possono trovare attrazioni e giochi divertenti e sempre sicuri come: scivoli gonfiabili maxi playground con percorsi vasca palline tappeti elastici sparapalline video giochi ed un vasto campo di calcetto al coperto o all'aperto per grandi e piccini Giocolandia inoltre è attrezzata con un angolo baby dedicato agli ospiti più piccoli. L'ingresso ai giochi è a parte. E' possibile trovare a Giocolandia anche una fattoria che apre le porte alle famiglie e ai gruppi scolastici con la voglia di ri-scoprire il mondo ricco di tradizioni, i lavori di un tempo in cui gli animali aiutavano l'uomo. Il tutto porta a riflettere anche i più piccoli sulla differenza della vita d'oggi, condito con le testimonianze di chi ha vissuto veramente quella vita così lontana da noi oggi ma comunque attorniata da dolci ricordi e amori nati durante i festeggiamenti del dopo lavoro. Mare Abruzzo offre ai visitatori attrazioni per bambini e famiglie d’ogni età come questo parco, coniugando divertimento e didattica grazie al percorso nel padiglione degli antichi mestieri, la casa delle farfalle, il presepe artistico animato, la presenza delle caprette, dei conigli, oche e pavoni, galline ornamentali e tanti altri piccoli amici. Il presepe artistico animato permanente è realizzato da appassionati che fanno rivivere ai visitatori ogni giorno l’emozione della natività in un piccolo paese ricco di vita al sorgere del sole dove l’uomo traffica merci nella piazzetta, porta le greggi al pascolo, pesca lungo il fiume, accoglie di buon grado l’alternarsi delle stagioni regolando cosi i cicli produttivi. La parte acquatica con i suoi scivoli immersi in nuvole di fumo, o in un mare di bolle di sapone, o il percorso circondato da mille animali da scoprire, accarezzare il morbido manto dei pony, imparando a capire come poter comunicare con loro rendono questo parco adatto a tutte le età, e lo rendono un piacevole spazio di svago che non rimarrà fine a se stesso.
Il susseguirsi di vicende storiche quali la caduta o la nascita di un regno, sono ben visibili anche secoli dopo quegli stessi avvenimenti attraverso monumenti e palazzi che rimangono a disposizione di tutti come dei musei a cielo aperto, nelle città d'arte.
L'Abruzzo è una delle "Regioni Verdi d'Europa" grazie al suo ricchissimo patrimonio storico-artistico (in buona parte ancora da scoprire) e alla sua natura rigogliosa e maestosa, che a tratti si fondono dando vita a straordinari e diversificati scenari nelle numerose città d'arte, dislocate tra la montagna e il mare, in grado di incantare il visitatore.
Alcune delle più famose città d'arte sono:
Chieti, Civitella del Tronto, Guardiagrele, Penne, Scanno, Sulmona, Teramo, Vasto
CIVITELLA DEL TRONTO: Civitella del Tronto si presenta come un antico borgo fra i più suggestivi, essendo infatti incluso nel prestigioso club de "I Borghi più Belli d'Italia". Dislocato nella parte più settentrionale della regione, quasi al confine con le Marche comprende un'area che va dal Parco Nazionale del Gran Sasso fino ai Monti della Laga, essendo dominato dalla gigantesca e storica fortezza, figurando fra le più imponenti opere di ingegneria militare realizzate su suolo italiano che fu l'ultima roccaforte del regno borbonico ad arrendersi alla nascente Unità d'Italia.
L'AQUILA: La provincia dell'Aquila è ricca di monumenti di enorme valore storico-artistico. Il più famoso è di sicuro la basilica di S. Maria di Collemaggio, che è il simbolo della città ed una delle pochissime chiese al mondo ad avere, al pari della basilica di S. Pietro in Roma, una Porta Santa. Ogni anno, il 29 agosto, nel capoluogo si celebra la Perdonanza Celestiniana, con apertura della Porta Santa e indulgenza plenaria concessa dal papa eremita.
A contarle sono circa un centinaio fra ruderi e strutture complete, ma tutte portano comunque i segni degli eventi bellici dei secoli passati e di quelli naturali più recenti.
Di cosa parliamo?
Sono le strutture difensive quali castelli, fortezze, rocche, torri di avvistamento, che si trovano sparse in tutte la regione, sia lungo la costa che sulle zone montuose, che rendono il paesaggio abruzzese unico.
Se si considera la poca superficie a disposizione per costruire queste strutture, fra i due massicci montuosi e le dimensioni della regione, è sicuramente motivato l'appellativo che gli è stato conferito di "Grande museo permanente all'aperto di architettura militare".
Detto “fenomeno dell'incastellamento”, la costruzione progressiva di castelli, mura di difesa e altre strutture fortificate si è protratta per circa 4 secoli, dal IX-X, fino al Rinascimento.
Le aree predilette furono quelle percorse dalle greggi che periodicamente effettuavano la transumanza dell'Appennino al Tavoliere delle Puglie e viceversa.
Il panorama che ci circonda oltre a quello dei castelli è quello dei borghi medievali che si trovano sulle alture circostanti, essi stessi di solito fortificati.
Ed è proprio in questo contesto ambientale senza eguali che si erge, a 1.512 metri di altitudine, dominando l'altopiano di Navelli e la vallata del Tirino il celeberrimo castello di Rocca Calascio (XIII sec.) uno dei fortezze più elevate d'Europa.
Nell’area più settentrionale della regione, molto vicino al confine con le Marche, sorge la storica fortezza di Civitella del Tronto una delle più imponenti d'Italia (lunga oltre 500 m., superficie superiore a 25.000 mq.) che fu l'ultima roccaforte borbonica ad arrendersi, il 20 marzo 1861 (quindi tre giorni dopo l'unificazione del Regno) e dopo un sanguinoso assedio durato oltre sei mesi, alla nascente Unità d'Italia.
Sulla spiaggia di Pineto si erge a simbolo della costa abruzzese la suggestiva Torre di Cerrano, torrione di avvistamento costiero del XVI secolo.
Le vostre vacanze abruzzo mare saranno accompagante anche dalle ottime proprietà delle acque termali abruzzesi, note fin dal 1576, e la località più importante e conosciuta per le cure è quella di Caramanico Terme, che ha una lunga tradizione nei trattamenti benessere. Lo stabilimento termale fu infatti inaugurato nel lontano 1901.
Oggi questa località è diventata un riferimento nel panorama del benessere in Italia, tanto da essere replicato da Popoli e Raiano.
Specializzata in cure inalatorie, fanghi e bagni terapeutici, offre anche una vasta gamma di trattamenti estetici a base di acque e fanghi. La cura per la persona è intesa a 360°, dall’accoglienza alla varietà dei trattamenti di bellezza, relax, prevenzione e cura.
Come contorno i suggestivi paesaggi della Valle dell’Orfento e del Parco Nazionale della Maiella, che predispongono ad un armonico rapporto con l’ambiente e con il proprio corpo.
Dicevamo che sulla scia di Caramanico Terme è stato realizzato il nuovo progetto termale di Popoli, che è degli anni ’90.
L’impiego delle acque termali di Popoli vengono utilizzate per curare patologie in ambito artroreumatologico, otorinolaringoiatrico, ginecologico, pneumologico e vascolare.
In particolare la terapia riabilitativa ha un ruolo di rilievo: lo stabilimento termale è infatti dotato di un'efficiente palestra, di percorsi idrovascolari, di vasche idromassaggio e di una piscina per idrochinesiterapia.
Le manifestazioni religiose e folkloristiche abruzzesi infatti costituiscono un patrimonio unico di antichi riti che custodiscono l’identità delle popolazioni e del territorio. Sono il collante delle comunità locali, ne custodiscono storia e saperi. Come contorno ci sono sempre paesaggi spettacolari e borghi medievali, in un’alternanza suggestiva di spiritualità e di magia. L’artigianato artistico offre esempi pregiati e spettacolari nelle forme e nei materiali coltivati dai tempi più antichi.
Turismo religioso in Abruzzo
L’Abruzzo, per la posizione geografica e per la diversità degli ambienti, dalle vette del piccolo Tibet d’Europa all’Adriatico Selvaggio è da sempre terreno ideale per la ricerca spirituale. Non a caso l’Abruzzo è stato terreno fertile per lo sviluppo del monachesimo e dell’ascetismo, di cui sono testimonianze tanto gli eremi della Majella quanto le stupende abbazie di cui è ricca la regione.
Il Santuario di San Gabriele
Patrono d’Abruzzo e Santo del Sorriso e dei Giovani San Gabriele dell’Addolorata è noto in tutto il mondo per essere il santo dei giovani….ma non solo…il suo santuario, infatti è tra i quindici più frequentati al mondo. L’immagine serena del santo è un faro per i due milioni di visitatori all’anno. La Chiesa Antica fu fondata da San Francesco d’Assisi nel 1215 e i francescani vi rimasero fino al 1809, quando furono soppressi gli ordini monastici. Della Chiesa originale restano il Pozzo di San Francesco, alcuni affreschi del VII secolo e il chiostro del convento. La Chiesa nuova, è un santuario moderno dalla forma di una grande nave, che ospita la cripta del santo e custodisce opere preziose di arte sacra contemporanea. Tra i visitatori anche Papa Giovanni Paolo II e Joseph Ratzinger. Il Santuario ospita una Biennale d’Arte Sacra Contemporanea di rilevanza internazionale.
La Scala Santa di Campli Campli conserva nella Chiesa di San Paolo la Scala Santa, privilegio riconosciuto da Papa Clemente XIV nel 1772, che concedeva l’assoluzione dei peccati e l’indulgenza Plenaria con lo stesso valore di quella che si ottiene a Roma. Per ottenere l’assoluzione i fedeli, pregando, salgono in ginocchio, i 28 gradini in legno della Scala, con il capo chino. Alle pareti, sei dipinti, descriventi i momenti della Passione di Cristo, accompagnano la salita. L’ultimo gradino porta all’altare del Salvatore, che libera i peccatori dal peso del peccato.
Il miracolo eucaristico di Lanciano
Lanciano è nota in tutto il mondo per il primo Miracolo Eucaristico che la storia della Chiesa Cattolica ricordi, risalente al secolo VIII, in risposta ai dubbi di un monaco brasiliano, attraverso la trasformazione dell’ostia sacra in carne e del vino in sangue. Le reliquie sono composte da cinque grumi di sangue e una sottile membrana di carne circolare, conservati nella chiesa di San Francesco. Indagini scientifiche hanno accertato che nel Sangue sono presenti tutte le proteine caratteristiche del plasma e la Carne è costituita da tessuto muscolare del cuore, appartenenti alla stessa persona. Ogni anno questo stupefacente miracolo richiama migliaia di fedeli.
Volto Santo di Manoppello
Manoppello è meta di migliaia di pellegrini che si recano qui per vedere il velo raffigurante l’immagine di Cristo che, insieme alla Sacra Sindone, è ritenuta uno dei volti originali di Gesù. Secondo gli studiosi l’immagine, è “acheròpita”, cioè non disegnata o dipinta da mano umana ed ha la caratteristica di essere visibile da entrambi i lati . Alcuni studiosi sostengono che si tratti del velo della Veronica, che asciugò il volto di Gesù sulla via del Calvario. Negli ultimi anni gli studi hanno registrato la perfetta coincidenza tra l’immagine di Manoppello e quella della Sacra Sindone, tranne che nel primo volto santo gli occhi sono aperti, quindi ancora vivi, mentre nella Sindone, che è un sudario, sono chiusi, come per individuo morto.
La carne e i formaggi dominano le tavole delle zone interne, mentre il pesce è il re di queste costiere.
La maggior parte dei prodotti tipici abruzzesi è tutelata seguendo rigide regole sia per la conservazione del territorio che dei metodi di lavorazione. Ogni zona ha da offrire le sue specialità che si tramandano nella cultura gastronomica abruzzese di quello specifico territorio e che non troverete altrove. Non fatevele sfuggire!
Gli scenari enogastronomici abruzzesi non possono che passare attraverso le Strade del Vino, che costituiscono percorsi per tutta la famiglia fra scenari naturalistici suggestivi e borghi incantevoli.
Le vie dell'olio in Abruzzo sono itinerari che si snodano tra distese di ulivi e le colline abruzzesi, in cui il profumo del mare si unisce agli odori della campagna. Borghi affascinanti e paesaggi da perdere il fiato vi accompagneranno lungo tutto il percorso.
L’olio delle colline Teramane – il Pretuziano
Famosa per la produzione di olio di oliva, la terra abruzzese ottiene la D.O.P. per extravergini di oliva garantendo almeno il 75% complessivo della varietà Leccino, Frantoio e Dritta proveniente da oliveto certificato, associata ad altre varietà come il Tortiglione, la Carboncella e la Castiglionese. Il colore è giallo-verdognolo, l’odore fruttato e il sapore di media intensità, con lieve sensazione di amaro e piccante.
L’olio Aprutino pescarese L'area della D.O.P. aprutino pescarese è tutta in provincia di Pescara in una zona caratterizzata da un clima particolarmente favorevole alla produzione di un olio di altissima qualità, grazie al perfetto equilibrio tra esposizione ai venti ed umidità. Per ottenere la D.O.P. gli extravergini di oliva devono essere composti almeno dall'80% delle varietà Dritta, Leccino e Toccolana provenienti dall'oliveto certificato.
L’olio DOP delle Colline teatine L'area della D.O.P. colline teatine è compresa nella provincia di Chieti. E’ composto da extravergini di oliva dal 50% della varietà Gentile di Chieti, associata al Leccino, ha due menzioni geografiche, Frentaneo e Vastese. Il primo è verde con i riflessi dorati, il secondo verde-giallo.
Per conoscere bene l'Abruzzo è necessario conoscere anche la sua cucina tipica che si compone di sapori ricchi e genuini grazie all'uso di prodotti locali.
Arrosticini
Gli arrosticini sono il piatto tipico abruzzese per eccellenza. Semplice cibo dei pastori conosciuto in tutto il mondo. Un tempo esclusivamente di castrato oggi sempre più spesso di pecora sono sottilissimi bastoncini di legno su cui vengono infilati piccoli pezzi di carne cotti sul fuoco a legna o sulla carbonella.
Bocconotti
I Bocconotti sono dolci fatti in casa con ripieno di mandorle, cannella, zucchero, cacao amaro, limone e marmellata d’uva.
Brodetto
Il brodetto di pesce è tra i piatti più ricercati delle locali tradizioni marinare, è caratterizzato dall'impiego di molte varietà di pesce, almeno 9-10, tra cui seppie, triglie, sogliole, palombo, rospo, pannocchie, scorfano, merluzzo e frutti di mare
Centerbe
E’ il più famoso dei distillati abruzzesi, prodotto con erbe delle montagne abruzzesi. Viene da Tocco da Casauria, ai piedi della Majella ed è fortissimo (72 gradi). Tra i distillati della regione meritano la degustazione la genzianella, il nocino e l’aurum.
Ceppe di Civitella del Tronto
Le Ceppe di Civitella sono dei grossi bucatini fatti a mano arrotolando la pasta intorno a un bastoncino. La leggenda vuole che la pietanza fosse un’invenzione di un cuoco militare che, durante l’assedio alla Fortezza borbonica di Civitella, non avendo altri mezzi a disposizione, utilizzò un pezzo di legno per fare la pasta.
Confetti di Sulmona
I confetti a Sulmona vengono prodotti dal 1400. Sono piccoli dolci ricoperti di zucchero che contengono una mandorla, una nocciola, un pistacchio a volte cioccolato o cannella. Morbidi o duri, in queste zone vengono lavorati artisticamente con la preparazione di grappoli, fiori, cesti e disegni elaborati.
Parrozzo
Deve la sua fama a Gabriele D’Annunzio che gli dedicò un sonetto “La Canzone del Parrozzo”, dopo averlo assaggiato nel 1920 da Luigi D’Amico, pasticciere pescarese. D'Amico preparò un dolce dalle sembianze di un pane rustico anche detto pane rozzo, preparato dai contadini con il granoturco e conservato per molti giorni. D’Amico utilizzò le uova per ottenere il giallo del granoturco aggiunse la farina di mandorle e utilizzò il cioccolato per sostituire la bruciatura della crosta del pane cotto nel forno a legna.
Scrippelle ‘mbusse
Le scrippelle sono un piatto tipico del teramano e sono la versione abruzzese delle crepes. Possono essere asciutte, e in questo caso usate nei timballi, o ‘mbusse, bagnate dal brodo di gallina.
Ventricina
La Ventricina, tra i primi presidi Slow Food, è un insaccato preparato con le parti più nobili del maiale. Dalla forma ovoidale e dal colore rosso arancio, ha un sapore piccante e un periodo di stagionatura intorno ai tre mesi.
Virtù
Le Virtù sono un antichissimo piatto della tradizione abruzzese e più specificatamente della tradizione teramana, consumato il 1 maggio. Rappresentano tutto il valore del cibo e sanciscono la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Si fanno con tutto quello che è rimasto in dispensa e al contempo i profumi nuovi. Legumi secchi, freschi, tutti i tipi di verdura di stagione, erbe aromatiche, maiale ed altre carni, svariate tipologie di pasta, in un mix irrepetibile che richiede cotture differenziate e diversi giorni di preparazione.
Le tradizioni enogastronomiche abruzzesi risalgono a tempi lontani. Di seguito alcuni musei e luoghi dedicati ai prodotti di eccellenza dell'enogastromia abruzzese che meritano una visita.
Enoteca Regionale d’Abruzzo - Ortona (CH) Ortona ospita nel bellissimo palazzo Corvo del 1600 la sede dell'Enoteca Regionale d'Abruzzo. Una mostra permanente è allestita per accogliere una selezione dei migliori vini abruzzesi che possono essere degustati sotto la guida di esperti sommelier.
Museo dei Cuochi a Villa Santa Maria (CH)
Il museo ripercorre le tappe dei cuochi villesi, racconta di pastari e di grandi chef che hanno cucinato nelle più prestigiose cucine del mondo. Ogni anno a Villa Santa Maria, ad ottobre si tiene La Rassegna dei Cuochi, la punta d’eccellenza delle manifestazioni gastronomiche della Valle del Sangro proprio per la centenaria tradizione nell’arte culinaria.
Museo dell’Olio e Oleoteca Regionale a Loreto Aprutin (PE)
Loreto Aprutino, al centro del triangolo d’oro della produzione dell’olio, ospita dal 2005 anche un interessante Museo dell’Olio in un frantoio del 1880, e un’oleoteca regionale, in cui è possibile osservare gli antichi macchinari e degustare le migliori produzioni locali. http://www.museiciviciloretoaprutino.it/
Museo dei confetti di Sulmona (AQ)
Il Museo dell'Arte e della Tecnologia Confettiera si trova all'interno dello stabilimento confettiero Pelino. Il museo ricostruisce la storia della produzione confettiera e la sua importanza nello sviluppo di Sulmona.
Che l'Abruzzo sia la Regione Verde d'Europa è chiaro vedendo i tre parchi nazionali, un parco regionale e decine di riserve naturali costituiscono un patrimonio ineguagliabile per la conservazione delle specie e la biodiversità. La meraviglia della natura si rivela nei grandi boschi di faggi e di abeti bianchi, nel fiorire di molte specie di orchidee selvatiche, narcisi, genziane e, negli angoli più solitari della Majella e del Gran Sasso, della stella alpina. Questo è l’habitat di orsi, camosci, lupi, cervi, cinghiali, volpi e scoiattoli, dell’aquila reale, del falco pellegrino, del greppio e dello sparviero, che sono solo alcune delle tante specie che si possono incontrare durante una passeggiata nella natura.
Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga racchiude tre gruppi montuosi: il massiccio della Laga, i Monti Gemelli e la catena del Gran Sasso d'Italia, con la vetta più alta dell'Appennino, il Corno Grande (2912 metri) e l'unico ghiacciaio dell’Europa meridionale, il Calderone. La diversità di posizione geografica, di altezze e rilievi fa sì che il parco del Gran Sasso abbia una varietà di paesaggi davvero unica. Il Gran Sasso è formato da calcari e dolomie che danno alla montagna pareti altissime e un’imponenza maestosa, i Monti della Laga sono invece costituiti da arenarie e marne, con cime più arrotondate e una quantità di torrenti e fiumi che scendendo verso valle formando decine di splendide cascate.
Mentre nel versante aquilano del Gran Sasso ci sono pascoli molto estesi, i Monti della Laga sono per buona parte ricoperti da foreste. Il Parco Nazionale del Gran Sasso ospita il lupo, il camoscio, l’orso, l’aquila reale e il falco pellegrino e si veste del giallo dell'adonide, fiore che in Italia cresce solo qui, del bianco della stella alpina dell'Appennino, dell'azzurro delle campanule. Gli abeti bianchi, i boschi di faggio e di castagno si alternano a distese di mirtillo, mandorleti e campi coltivati a lenticchie, zafferano. Sono davvero molti gli itinerari suggestivi che potrete seguire negli 11 Distretti ambientali turistico-culturali in cui l’Ente Parco ha suddiviso il territorio.
Parco Nazionale d'Abruzzo
Il Parco Nazionale d’Abruzzo è, insieme al Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico parco d'Italia. La gestione del Parco Nazionale d'Abruzzo integra la valorizzazione ambientale, il turismo verde e le produzioni tipiche di qualità, consentendo una crescita che rispetta l’uomo senza depredare la natura e minacciare risorse non più riproducibili. Il Parco Nazionale d’Abruzzo è una tra le rarissime aree in Europa in cui è possibile imbattersi nell’Orso marsicano, nel lupo, nel camoscio d’Abruzzo, nella lince o nell’aquila reale. E’ attraversato da faggete, ma ospita anche l’acero, il pino nero e il leccio. Ci sono 150 itinerari ecoturistici, per una lunghezza complessiva superiore a 250 km, che possono essere percorsi a piedi, in bici, a cavallo o nel periodo invernale con gli sci da fondo. Questo d’altra parte è l’unico modo per esplorare davvero la realtà del Parco d'Abruzzo, conoscerne il respiro e cercare un contatto profondo l’ambiente.
Parco Nazionale della Majella
Il Parco Nazionale della Majella che trova il suo fulcro nella Majella, la montagna Madre degli abruzzesi, conserva ancora una natura integra e spesso selvaggia. 60 rilievi montuosi a dominare un territorio che per l’asprezza, l’imponenza e la mutevolezza è un’esperienza unica da vivere. Lupi, orsi, camosci, cervi, aquila reale e falco pellegrino popolano un parco in cui le faggete si alternano a valloni e altopiani. Boschi di aceri, orchidee, genziane e papaveri, pini, ginepro e mirtillo arricchiscono la flora del Parco Nazionale della Majella e vi regaleranno l’emozione di riscoprire il vero respiro della natura.
L’esplorazione del Parco Nazionale della Majella merita che se ne scopra la spiritualità attraverso un percorso tra gli eremi, le grotte isolate in ambienti dalle altezze vertiginose scelte dai monaci per avvicinarsi all’assoluto e a Dio. Non c’è luogo religioso al mondo più emozionante della nuda roccia in cui Pietro da Morrone, divenuto papa con il nome di Celestino V, si è rifugiato per dedicarsi alla fede.
Parco Regionale Sirente Velino
ll Parco Regionale del Sirente Velino è tra i più importanti in Italia per la ricchezza ambientale e culturale. In posizione strategica tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Nazionale del Gran Sasso, tra i 600 e i 2300 m di altezza ospita territori incredibilmente diversi, fatti da canyon, altopiani, valloni, rupi e ghiaioni con un’ampia varietà di specie vegetali ed animali, ma anche borghi, castelli e centri storici di grande interesse. Il gruppo del Velino è in gran parte brullo e dominato da aree semidesertiche, mentre la catena del Sirente ospita estese e rigogliose formazioni vegetali. I due massicci sono separati dall’Altopiano delle Rocche. Il Parco Sirente Velino ospita anche i frutti di bosco come fragole, more, lamponi, ribes, uva spina, i funghi diffusi in tutto il Parco, il tartufo nero e lo zafferano. Il carsismo è un fenomeno molto diffuso nell'area del Parco Sirente Velino, i cui esempi più spettacolari sono costituiti dalle Grotte di Stiffe e dalle Gole di Celano.
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Rilassatevi su spiagge di sabbia vellutata e finissima, ideali per giocare insieme ai vostri piccoli in tranquillità.